A cosa si può riferire in musica l’espressione veneta L’è peso el tacon del buso?
Penso immediatamente a Turandot. Puccini lascia l’opera incompiuta nel punto in cui un commosso corteo funebre accompagna mestamente fuori scena il corpo di Liù. Malgrado abbia avuto a disposizione un intervallo di tempo di circa un anno prima di morire, il compositore non è riuscito a risolvere un’evidente difficoltà drammaturgica: la trasformazione di carattere della “Principessa di gelo” in credibile donna innamorata. Insomma, vien da pensare che egli abbia volutamente ceduto all’ipotesi di lasciare il buso.
Alla morte di Puccini, Franco Alfano ha accettato l’incarico di mettere un tacon all’opera incompiuta. Uno strombazzante tacon che stride insopportabilmente con la parte compiuta da Puccini, proprio perché (ma non soltanto per questo motivo) esso è immediatamente accostato al sublime momento di verità poetica che la morte di Liù rappresenta.
Una curiosa affinità di missione accomuna l’Alfano compositore al suo omonimo contemporaneo Ministro della Giustizia. L’uno ha realizzato un tacon in musica, l’altro ha cercato invano di aggiustare i guai giudiziari del Primo ministro confezionandogli un tacon di legalità su misura.
Puccini, “Tu che di gel sei cinta” (Turandot)