Mi è stato chiesto: «Com’è lavorare con Mario Mora?». Al momento, non ho saputo dire granché. Ci ho ripensato. Questa è una storia esemplare.
Estate 2016. Mario vuole inserire nel programma di Natale Hark! the herald, angel sing, una melodia di Felix Mendelssohn, che accompagna un testo di C. Wesley, entrata nella tradizione anglosassone nella versione armonica di W.H. Cummings. Mario vuole mantenere il controcanto superiore, che D. Willcocks ha utilizzato nella terza strofa. Insomma, si tratta di ridurre da voci miste a voci pari e riformulare prima e seconda strofa, mantenendo l’impianto tradizionale del canto.
Primo passaggio. Si familiarizza con il canto, durante la vacanza-studio: direttore, compositore e I Piccoli Musici.
Quindi, mi metto al lavoro sul serio.
Libero un po’ le parti dalla rigida verticalità, inserendo qualche movimento in imitazione, giusto per valorizzare anche le linee interne.
Esecuzione dopo esecuzione, il brano prende nuove forme.
Altre richieste di Mario: prima con organo e tromba, l’anno dopo con organo e violino.
Natale 2021, Basilica di Assisi, eccolo nella versione definitiva. Orchestra d’archi e la parte della tromba “un po’ più spinta” (brava la prima tromba della RAI), in una veste che richiama lo stile barocco.
Cinque anni per tre minuti di musica!