Recentemente, ho assistito a un concerto di musica da camera in una sala prestigiosa.
Ingresso gratuito, pubblico non particolarmente numeroso.
In programma musiche di piacevole ascolto. Anzi, due capolavori: il Quintetto per pianoforte di Schumann e quello Op. 81 di Dvořák. Esecuzione ben curata e coinvolgente.
E, all’uscita, una sorpresa!
Gli stessi musicisti hanno omaggiato gli ascoltatori con alcuni gadget: borse in tela, mini block notes, chiavette usb con la registrazione dei brani eseguiti in concerto.
Che gesto carino! Dopo avere ascoltato gratuitamente della buona musica, mi sono portato a casa dei regali.
Ma, ripensandoci, non dovrebbe essere così.
Le cose, ormai, vanno alla rovescia: si spende per acquistare la disponibilità a farsi ascoltare.