Alearda Parisi Pettena se n’è andata. Quanta tristezza in quel suo saluto premonitore. Un gesto di commiato, rivolto al pubblico al termine di quell’ultima e faticosa esibizione alla guida del coro Dames de la Ville d’Aoste. Il coro da lei fondato e con tanta passione curato negli anni.
Ho conosciuto Alearda una decina d’anni fa. Era già anziana. Ma ancora musicista attiva. Conquistava per la verve, la naturalezza ed il garbo, attraverso cui sapeva porsi come direttrice di coro e come persona.
Ricordo il diletto la prima volta che ebbi l’occasione di vederla dirigere. Mi trovavo in una posizione defilata, che mi consentiva però di apprezzare la vivacità degli occhi, la misura del gesto chironomico e gli spiritosi ammiccamenti delle spalle. Un insieme di amabili movenze che comunicavano leggerezza e piacevolezza, in perfetta sintonia con lo spirito della musica che andava interpretando.
Un privilegio realizzare per lei un florilegio di arrangiamenti di chansons francesi. Nel tono cortese, squisito e un po’ malinconico delle melodie degli chansonniers sembra s’incarni l’indole gentile e discreta di Alearda.
Il coro Dames de la Ville d’Aoste, maggio 2012
C. Trenet – M. Zuccante, “L’Âme des poètes”, Dames de la Ville d’Aoste, Alearda Parisi Pettena, dir. |
Il coro femminile Dames de la Ville d’Aoste è nato nel 1975 come Le Fauvettes, ma l’esperienza con le voci bianche delle Petites Fleures era iniziata già nel 1969. Nel ricambio naturale delle coriste, la grande costante delle Dames de la Ville d’Aoste è sempre stata la direttrice. Signorile nel portamento, solida nel trasmettere musica e passione, «La Pettena» ha formato voci uniche nel panorama dei cori, spesso fidelizzando nel tempo, o affascinando nuove ragazze, un numero di coriste che va dalle trenta alle quaranta. Nemmeno gli acciacchi più o meno pesanti le hanno impedito di seguire le sue “Dames” fino alla fine, fino all’ultima “Rassegna di canto corale” ad Aymavilles, la partecipazione numero quarantatré, nel maggio scorso.
I concerti delle Dames hanno stupito molte volte, non solo per la precisione tecnica e la accuratezza nella interpretazione musicale: il repertorio del coro a voci pari femminili ha sfruttato ogni sfumatura della vocalità, spaziando dal gospel al gregoriano, tipicamente maschile, e con un bel lavoro di ricerca nella musica popolare tradizionale così come tra i brani di ogni epoca, dall’antica alla contemporanea, sacra o profana, anche con l’accompagnamento di strumenti. |