Flussi sonori V

Onde sull’acqua e Onde martenot. Così il giovane Messiaen risponde alla commissione per la realizzazione di un commento sonoro che avrebbe dovuto accompagnare uno spettacolo di luci e getti d’acqua, durante l’Esposizione universale di Parigi.

Fêtes des belles eaux, per sei Onde martenot, composizione diffusa lungo la Senna tramite altoparlanti il 25 luglio 1937.
Una lenta, fascinosa ed estatica melodia fuori dal tempo, accompagna, come una preghiera, il momento in cui le acque sono lanciate alla loro massima altezza. Una visione en ralenti dell’acqua simbolo di grazia ed eternità.



Messiaen, “Fêtes des belles eaux”


Pubblicato in Citazioni, Flussi sonori | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su Flussi sonori V

Flussi sonori IV

«Wasserklavier, del 1965, indaga gli aspetti simbolici e le suggestioni che possono essere legate al concetto di acqua, specie in relazione con gli strati “sommersi” della memoria […] Il risultato è di toccante nostalgia, anche grazie ad un attento ed originale studio sul timbro dello strumento, di cui si rievocano alcuni tratti salienti (in particolare derivati dal pianismo di Chopin, Debussy e Skriabin) con grande maestria ed originalità». [Da R. Prosseda, La produzione pianistica di L. Berio]



Berio, “WasserKlavier”


Quando una mia compagna di Conservatorio inserì nel programma di un saggio pubblico questo lavoro di Luciano Berio, il direttore dell’Istituto, apertamente ostile nei confronti delle forme musicali troppo moderne, non approvò la scelta. Il mio insegnante di pianoforte lo rassicurò: «Porti pazienza, maestro, si tratta di un pezzo assai breve». A malincuore, sopportò.

«Wasserklavier, fu composto dopo una conversazione tra amici, a New York, a proposito dell’interpretazione dell’Intermezzo in si minore di Brahms e della Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani di Schubert; ancora una volta, dunque, entra in gioco il rapporto con la storia della musica. Berio intese il pezzo come commento musicale alle riflessioni della serata: non a caso la tonalità di fa minore risulta ben presente lungo tutto l’arco del breve frammento». [C. Di Gennaro]



Schubert, “Fantasia in fa min.”




Brahms, “Intermezzo in si min.”


Pubblicato in Flussi sonori | Contrassegnato , , , , , | Commenti disabilitati su Flussi sonori IV

Alpone IV

INDIGESTIONE


Non conosci mezze misure,
Alpone.

Ti aggiri per giorni a stomaco vuoto.
Quindi, in un sol colpo, ti rimpinzi fino all’orlo.

Alla tua età, gli eccessi fanno male.

Pubblicato in Alpone | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Alpone IV

Alpone III

SCORRIBANDA


Che ti è saltato in mente,
Alpone,
di fare una corsa in autostrada?

Non hai l’abilità degli umani.
Perdi facilmente il controllo,
sbandi, combini disastri.

Dài retta,
tornatene a scivolare entro le tue sicure sponde.

Pubblicato in Alpone | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Alpone III

Flussi sonori III

Per Toru Takemitsu l’acqua ha rappresentato un interesse quasi ossessivo.

Water Music (1960) è un brano di musica concreta. Il materiale sonoro è costituito dalla registrazione dei suoni prodotti dal gocciolio dell’acqua.

Ma attraverso la manipolazione del loro inviluppo, questi eventi si tramutano in un campionario di impulsi percussivi e fischi e di brevi sequenze ritmiche che rievocano le sonorità degli ensemble strumentali del Teatro Nō giapponese.



Takemitsu, “Water Music”


Pubblicato in Alpone, Citazioni, Flussi sonori | Contrassegnato , , | Commenti disabilitati su Flussi sonori III

Alpone II

INTRUSIONE


Se non ti hanno invitato,
Alpone,
avranno avuto le loro ragioni.

Ma tu, testone,
hai voluto infilarti ugualmente in casa d’altri.

Hai sollevato l’imbarazzo dei presenti.

E poi, che bisogno c’era
di sporcare dappertutto?

Pubblicato in Alpone | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Alpone II

Flussi sonori II

Alla fine della prima sezione degli Unsichtbare Chöre (Cori invisibili, 1979) di Karlheinz Stockhausen è inserito un inedito e suggestivo gioco sonoro.

Si tratta di un flusso di clic prodotti dallo schioccare della lingua contro il palato.
La trama sempre più fitta dei colpi di lingua tramuta l’effetto da semplice gocciolio a cascata d’acqua.

Unsichtbare Chöre è una composizione per coro rimontato in studio e riprodotto su nastro, dove la polifonia è moltiplicata fino ad un livello di 180 voci.

L’autore auspica una particolare esperienza d’ascolto, allorché le 8 tracce del nastro siano diffuse da altoparlanti che circondano il pubblico.
L’effetto pertanto sarà simile a quello che si può sentire nel profondo di un’ampia caverna dalle cui pareti trasuda uno stillicidio d’acqua.



Stockhausen, “Unsichtbare Chöre”


Pubblicato in Alpone, Citazioni, Flussi sonori | Contrassegnato , , | Commenti disabilitati su Flussi sonori II

Alpone I

RISVEGLIO


Ti sei alzato dal letto con troppo impeto,
Alpone.

Eri ancora assonnato
Ed hai combinato un malanno.

Hai sfondato una sponda.

Temevi di essere in ritardo per l’appuntamento?
Quale appuntamento?

Nessuno ti attendeva.

Pubblicato in Alpone | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Alpone I

Flussi sonori I

Il giorno di massima piena ho percorso parte dell’argine, là dove l’Alpone fluisce rettilineo e privo di impedimenti. Un tratto, lungo il quale il torrente può scorrere alla massima velocità.

Oltre all’inedito aspetto visivo, mi ha molto impressionato il rombo sonoro prodotto dallo scorrimento dell’eccezionale massa d’acqua. Un suono profondo, potente ed indistinto.

Barry Truax ha intitolato uno dei suoi paesaggi sonori sintetici (digital soundscapes) Riverrun (1986).

Il brano, realizzato attraverso la tecnica della sintesi sonora granulare, riproduce l’effetto di una corrente d’acqua a partire dalle singole gocce (“grani”) fino al raggiungimento della massima densità (2375 “grani” al secondo).

Ne risulta che stasi e flusso, solidità e movimento, distinto ed indistinto coesistono in equilibrio dinamico.

Diceva György Ligeti: «Ci si consenta di usare un’illuminante analogia: il gioco con la plastilina. I vari grumi di diversi colori si disperdono gradualmente via via che si impasta il materiale; il risultato è un conglomerato in cui si possono ancora distinguere chiazze di colore, mentre l’insieme è caratterizzato da mancanza di contrasti. Continuando ad impastare, anche le piccole chiazze di colore scompariranno, lasciando il posto ad un grigio uniforme» (1958).

Una cosa è certa, la tramutazione di un evento sonoro da differenziato ad indefinito, suscita meraviglia, ma mette anche angoscia.

Sono pochi i musicisti che hanno manifestato una convincente capacità di controllo sulla complessità dei flussi sonori.



Truax, “Riverrun”


Pubblicato in Alpone, Citazioni, Flussi sonori | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su Flussi sonori I

Guerrieri in piazza

MonumentoAiCaduti

In paese si è a lungo discusso sull’opportunità di spostare il monumento ai caduti ubicato in piazza.
In un primo momento, ho ritenuto che non fosse una cattiva idea collocarlo altrove. Meglio restituirgli un po’ di sacralità, riservandogli un luogo raccolto, meno contaminato, lontano da rumori e trambusti. Niente da fare, si è deciso che starà ancora lì, a fungere da spartitraffico; a fare da pendant con una chiesetta che, dalla parte opposta del paese, fa da centro ad una rotatoria.
Ma, ripensandoci, quel monumento non merita tanta riverenza.
Che c’entra, infatti, con i giovani del paese, morti nella Grande Guerra? In verità, quegli improbabili guerrieri mezzi nudi, simbolo di virilità, sacrificio, cameratismo, sono l’autorappresentazione del Fascismo. Sul lato del monumento non ci sono i nomi dei caduti, ma sta iscritto il Bollettino della Vittoria, promulgato dal generale Diaz, il 4 novembre 1918. Quella Vittoria cominciata con il passaggio del fiume Piave, di cui Mussolini dirà: «Cos’è quel brivido che percorre le membra quando si sentono le note della Leggenda del Piave? E’ che il Piave non segna una fine; segna un principio. E’ dal Piave, è da Vittorio Veneto, è dalla Vittoria gloriosissima, anche se mutilata dalla diplomazia imbelle, che si dipartono i nostri gagliardetti. E’ dalle rive del Piave che noi abbiamo iniziata la marcia che non potrà fermarsi se non quando avremo raggiunto la meta sublime: Roma!» [B. Mussolini, da un discorso pronunciato a Cremona, il 25 settembre 1922].



E.A. Mario, “La leggenda del Piave”


Pubblicato in Grande Guerra | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Guerrieri in piazza