GOD IS WITH US
per coro misto, tenore e organo (1987)
di John Tavener
Composto per il Coro della Cattedrale di Winchester e per Martin Neary, che in quello stesso anno si ritirò dalla direzione del coro. Neary ha diretto la prima esecuzione di God is With Us, il 22 dicembre 1987.
Il testo è ricavato dal rito ortodosso della Grande Compieta, che si canta la Vigilia di Natale. Si basa su profezie bibliche.
God is with us.
Hear ye people, even to the uttermost end of the earth.
The people that walked in darkness have seen a great light. The people that dwell in the shadow of death,
upon them the light has shined.
For unto us a child is born! For unto us a son is given!
And the government shall be upon his shoulder.
And his name shall be called wonderful! Counsellor!
The mighty God, the everlasting Father, the prince of peace.
Hear ye people, even to the uttermost end of the earth. God is with us.
Christ is born!
Tavener definisce il brano «una Proclamazione di Natale». Questa non è un’opera in cui si esplora un mistero della fede, ma si afferma un atto di fede.
God is with us è una composizione “teologico-musicale”. Un ponte tra il linguaggio musicale d’oriente (prima parte a cappella) e quello d’occidente (sezione conclusiva-extra con l’entrata dell’organo).
Nello stile d’oriente si rappresenta la presenza del Divino; il suo eterno essere presente. Nello stile d’occidente si rappresenta invece l’accadimento; l’irruzione nella storia. Insomma, un nesso tra due visioni teologiche: quella d’oriente teo-centrica, e quella d’occidente umano-centrica.
Lo stile generale è quello assai riconoscibile del minimalismo religioso, tipico di Tavener. Ma la reductio ad minimum non comporta l’esclusione di complessità. Una tripartizione in forma palindroma a cui si giustappone l’extra-forma, con organo. Uno schema suddivisibile in 9 sezioni simmetricamente combinate + una extra.
Ogni singola sezione (monodica o polifonica) compie il medesimo percorso: da DO a SOL. Esaminiamole una ad una.
Sez. 1. Monodia + Ison – (bassi)
Sez. 2. Parallelismo polifonico, ripetuto sempre più forte per 3 volte (1. mp<mf, 2. mf<f, 3. f<ff) – (coro)
Sez. 3. Monodia – (tenore solo)
Sez. 4. Monodia – (tenore solo)
Sez. 5. Monodia + Controcanto in ottava + Ison – (tenore solo + coro)
Sez. 6. Monodia – (tenore solo)
Sez. 7. Monodica + Controcanto in ottava in canone + Ison (la sezione più complessa) – (tenore solo + coro)
Sez. 8. Analoga alla Sez. 2, ripetuto sempre più piano per 3 volte (1. f>mf, 2. mf>mp, 3. mp>p) – (coro)
Sez. 9. Uguale alla Sez. 1 – (bassi)
Nella sezione-extra (affermazione della presenza del Divino, atto di fede, visione della luce) gli accordi dell’organo squarciano il diatonismo – (coro e organo).
https://www.youtube.com/watch?v=9haxjywIDVQ
John Tavener, God is With Us (1997), per coro misto, tenore e organo